Gli indispensabili dell’online marketing
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Hey-hey, ciao e benvenuto nella puntata numero uno del podcast Comunicare per connettere. Con questa puntata cominciamo a fare sul serio!
La prima pillola di online marketing è dedicata ai pilastri della tua presenza online.
Prima di affrontare qualsiasi argomento considerato “sexy” come cosa postare su Facebook, quali social media scegliere, come crescere su Instagram, come vendere online ci sono alcune cose che devi avere.
Senza non sarai mai incisivo, la tua crescita sarà lenta e farai fatica a costruire quella spinta iniziale necessaria per attirare l’attenzione e guadagnare la fiducia online.
Questi elementi indispensabili servono a tutti eppure sono sottovalutati. Oggi te li presento e nelle prossime settimane approfondiremo ognuno dal punto di vista pratico perché per ogni elemento riceverai le indicazioni esatte su come migliorare oppure creare quello che ti manca.
Prima di tuffarci, vorrei ricordarti che sul mio sito trovi una risorsa gratuita che può esserti utile anche per seguire questa puntata. La risorsa si chiama L’ABC dell’online marketing, contiene 75 consigli e idee per il tuo online marketing. Sono 30 pagine piene di indicazioni pratiche e utili. Molti te le farebbero pagare. Ti lascio il link nelle note nel caso volessi approfondire.
Ora iniziamo. Ecco le 5 cose che devi avere prima di iniziare con l’online marketing.
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La mappa completa per un online business che porta contatti e vendite ogni giorno.
1:: Branding
E so cosa stai pensando. “Io sono a posto, ho un bel logo forse anche l’immagine coordinata e non mi serve più perché non sono mica una multinazionale”.
Mi dispiace deluderti però non basta.
Il branding è molto più di un logo. È la tua promessa al cliente che rende ogni messaggio incisivo e potente.
E sai qual è la cosa più bella? Quando hai un branding forte non devi più competere sul prezzo perché sei l’unica scelta per il tuo cliente.
Siamo bombardati dai messaggi. Ogni giorno ne vediamo circa 6000 Se dovessimo dare la stessa attenzione a ogni prodotto o servizio che dobbiamo comprare o prendere in considerazione il nostro cervello esploderebbe. Letteralmente.
Cosa facciamo allora? Ci “fidiamo” delle emozioni che ci trasmette un brand. Subentra la parte profonda del nostro cervello quella intuitiva sulla quale non abbiamo nessun controllo cognitivo. Ne ho parlato di più in un blog post sul neuromarketing che trovi nelle note della puntata.
Il brand si costruisce ogni giorno e con ogni interazione online e offline. Avere un brand vuol dire soprattutto avere chiarezza e consapevolezza di chi sei, cosa vendi veramente, perché una persona (che poi è il tuo cliente ideale e non una persona qualsiasi) dovrebbe scegliere proprio te e non il tuo concorrente.
Agli vari aspetti del branding dedicherò ben tre puntate nelle quali ti guiderò alla scoperta di quella cosa unica e inimitabile che ti aiuterà a posizionarti e cominciare a creare un brand forte e riconoscibile.
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2:: Il cliente ideale
E spesso una persona sola. Individuare il profilo della persona con la quale mi piace lavorare e attorno alla quale volevo costruire il mio modello di business era la mia più grande sfida quando ho iniziato a lavorare in proprio.
Capisco quindi bene le perplessità e difficoltà quando ti dico che devi rivolgerti a una persona sola.
E profilo dev’essere molto più dettagliato di “uomo, 40-50 anni, manager che vive nel nord Italia”.
L’identikit completo (che nel marketing si chiama anche buyer persona i avatar) oltre ai dati demografici deve includere tutte le informazioni relative e al profilo psicologico.
Dobbiamo indicare chi è, che lavoro fa, dove vive, come si chiama, se è sposato, quanti figli ha, dove fa la spesa, che siti frequenta, che sport guarda ma anche quali sono le sue paure, desideri, in cosa crede, cosa lo ispira, di cosa ha paura, che problemi vuoi risolvere, quali sono le sue ambizioni nella vita e nel lavoro.
Dovresti conoscere il tuo cliente ideale come il tuo migliore amico.
E no, non allontani proprio nessuno se ti concentri su una persona sola. Anche le persone che non corrispondono al profilo saranno attratte dalla chiarezza del tuo messaggio.
Dall’altra parte quando ti rivolgi a tutti finisci per non fai il colpo su nessuno.
I messaggi diventano sciatti, poco coinvolgenti e così facili da ignorare.
Se tutto quello che fai è pensato per quella persona la tua presenza online sarà molto incisiva.
3:: Sito web
C’è chi dice che alcune attività, per lo più locali che si basano sull'interazione diretta con il cliente, possono permettersi di non avere un sito, ma sono convinta che non sia più così.
L’87% di tutte le vendite inizia con una ricerca online. Per le B2B questo numero supera il 90%. Una ricerca australiana dice che più del 60% dei consumatori non è più propensa a fare ad acquistare dalle aziende che non hanno una presenza online.
È il modo migliore per presentarsi online a tue condizioni è grazie al sito.
I social media ci concedono lo spazio “gratis” ma in cambio decidono come, quando e chi può vedere i nostri contenuti. Gli algoritmi che determinano queste regole cambiano in continuazione.
Il tuo sito è il tuo angolo della rete che puoi arredare e impostare come meglio credi. Renderlo accogliente per i tuoi clienti ideali, esprimerti al meglio senza vincoli e regole imposte da qualcun altro.
Non dev’essere complicato e nemmeno bello. La bellezza di un sito è sopravalutata oltreché molto soggettiva.
Deve essere ben organizzato e ottimizzato per l’azione che vuoi che il tuo visitatore compia.
Avere un sito chiaro, semplice, informativo è una forma di rispetto per i tuoi clienti.
4:: Prodotto e servizio dal punto di vista del cliente
Cosa vendi veramente?
Questo è la domanda alla quale di solito si risponde con un elenco di prodotti, servizi farciti di caratteristiche tecniche e altri dettagli che si, sono importanti ma - diciamoci la verità non importano un bel niente - al tuo cliente ideale.
Ognuno di noi quando interagisce con un brand ha in testa una sola domanda:
Cosa puoi fare per me?
E se ti occupi di di consulenza informatica davvero pensi che le caratteristiche dei server, le tue competenze, le certificazioni possano fare colpo su qualcuno?
Non credo proprio.
Ti dico di più: il cliente le da per scontate.
E cosa è allora che interessa il tuo pubblico?
“Come questa cosa che tu vendi possa risolvere il mio problema (che a volte non so nemmeno di avere)?”
Quando descrivi i tuoi prodotto fai riferimento ai benefici che avranno per il tuo cliente e non sulle caratteristiche tecniche. Evidenzia soluzioni, emozioni, stile di vita, storie e non numeri, dati, o altri elementi astratti.
5:: Strategia
Sei ancora qui? Lo so che la parola strategia fa subito pensare alle cose complicate, documenti di 50 pagine poco comprensibili.
Una strategia non è altro che una mappa che indica la strada per arrivare dal punto in cui ti trovi adesso al punto in cui vorresti essere.
Prima di inseguire le ultime tattiche come fanno quasi tutti parti dagli obiettivi che vuoi raggiungere e poi scegli l’approccio che intendi adottare per raggiungerlo.
Le tattiche, invece, sono singole azioni che decidi di compiere per raggiungere un obiettivo. Fare pubblicità su Facebook è una tattica così come creare coinvolgimento su Instagram oppure organizzare un evento. Ma le tattiche senza una strategia, o peggio ancora senza un obiettivo, sono solo azioni scollegate, fini a se stesse, inutili e inefficaci.
Se conosci la tua strategia = la direzione, sceglierai le tattiche con più consapevolezza in modo che ti portino i risultati col minor spreco di tempo e risorse.
Una strategia non deve essere complicata, lunga e articolata. Basta anche uno schema, una mappa mentale, pure un disegno su un tovagliolo di carta.
Ed è tutto per questa puntata.
Nelle puntate successive entrerò un po’ più nel dettaglio di ognuno di questi elementi.
Se questa puntata ti è piaciuta ti sarei immensamente grata se puoi valutarla o se hai due minuti mi renderesti molto felice se decidi di recensirla in modo che anche gli altri la possano trovare.
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