Perché non puoi più ignorare l’email marketing
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Hey hey benvenuto nella puntata numero 14 del podcast Comunicare per Connettere.
Mi chiamo Aleksandra Bobic, semplifico l’online marketing e oggi parlerò dei benefici di email marketing.
Negli ultimi mesi è il mio strumento di online marketing preferito. Subito dopo le inserzioni su Facebook che mi divertono un mondo.
Sono convinta che queste due tattiche - se utilizzate bene - siano la chiave di volta per il successo online.
Quando si parla di online marketing tutto si riduce spesso alla gestione dei social media: come crescere, come avere più visibilità - che poi mai è meglio precisata - come farsi notare, come raggiungere più persone
Ma alla fine chi ha un’attività credo soprattutto voglia vendere di più e raggiungere più clienti. Perché, ahimè, i nostri creditori non sono molto propensi ad accettare il numero di follower e like come moneta di scambio.
In più i social media non ci appartengono. Niente di quel mondo ci appartiene. Ne i contenuti che pubblichiamo ne i contatti delle persone che ci seguono e interagiscono con i nostri profili e post.
Gli algoritmi che decidono chi e quando vede i nostri post non sono proprio l’esempio di trasparenza. E creare i post interessanti e rilevanti - anche quando facciamo il minimo indispensabile - richiede comunque del tempo che togliamo alla nostra attività principale quindi dobbiamo assicurarci che ci sia un ritorno.
Che alternativa abbiamo allora?
Il mio consiglio è:
Usa i social media come amplificatore, come strumento per raggiungere più persone in modo organico - algoritmi permettendo - e a pagamento per poi portarli da qualche parte dove abbiamo hai il controllo!
Indovina un po’?
Eh, si:: parlo proprio della tua mailing list.
Vista la mia passione per i risultati dell’email marketing e del Facebook advertising, penso che ne parlerò spesso nel 2020 e se non vuoi perdere queste puntate ti suggerisco di iscriverti a questo podcast su Apple Podcast | Google Podcast | Spotify | Stitcher.
E ora iniziamo con
I numeri dell’email marketing
Le statistiche dicono che l’email sia 40 volte più efficace per acquisire nuovi clienti di Facebook o Twitter.
Il 66% dei consumatori online ha fatto un acquisto dopo aver ricevuto l’offerta via l’email.
Il tasso di apertura delle mail è in media del 20-30%. Per le liste piccole (di poche migliaia di iscritti) questo numero è anche più alto mentre il tasso di engagement su Instagram (la piattaforma con il più alto tasso di coinvolgimento) che dopo gli ultimi cambiamenti è del 6%.
Il 4400% è il ritorno d’investimento medio. Ovvero per ogni euro investito puoi aspettarti in ritorno €44.
Il tasso di conversione medio di email marketing è tra il 2-4%. comprerà quello che offri nell’email.
Potrei andare avanti con i numeri, vi lascio il link ad un articolo pieno di dati fantastici e molto curiosi di email marketing.
Ma cosa ci dicono questi numeri?
Gli iscritti alla tua mailing list appartengono ad un pubblico sensibilizzato che ti conosce e, molto probabilmente, si fida di quello che hai da dire.
Dopo tutto hanno deciso di lasciarti il loro indirizzo email e con questo ti hanno dato il permesso di contattarli..
E tutti sappiamo quanto è faticoso vendere ad un pubblico “freddo” che non ci conosce e non si fida. Sfrutta, quindi, il fattore “know-like-trust” (conosce-piace-si fida) a tuo favore
Tutti questi vantaggi giustificano l’investimento iniziale, soprattutto in termini di tempo, necessari per creare una strategia, imparare ad utilizzare la piattaforma e creare contenuti in linea con gli interessi del tuo pubblico.
Le newsletter moleste
Quando parlo di email marketing, i miei clienti e i partecipanti ai corsi mi informano subito che loro non le aprono le newsletter, non le leggono e le cancellano subito.
E li capisco. Le newsletter hanno una pessima reputazione.
Vi ricordate qualche anno fa quando le nostre caselle erano invase dalle newsletter moleste da ogni dove?
Questo comportamento è non solo poco etico ma con l’entrata in vigore di GDPR è anche pericoloso e punibile.
La maggior parte delle newsletter che ricevo mi disturba, annoia e spesso irrita.
Ammetto che sono un tantino esigente quindi: non voglio ricevere le mail da un indirizzo anonimo o peggio ancora “noreply”, non mi interessa il riepilogo dei blog post pubblicati, le notizie del settore, degli eventi in cui tu o il tuo team siete intervenuti, non voglio 300 fotografie, icone e infografiche e 400 bottoni con le call to action.
Non voglio sapere quanto sei bello, bravo, intelligente, non voglio che mi chiedi i soldi a meno che tu non sia un’associazione che protegge gli animali di cui mi fido e, a differenza della maggior parte delle persone, non mi interessano sconti, voucher e altre offerte personalizzate.
Le newsletter che mi piacciono
E poi ci sono le newsletter che amo.
Arrivano da una persona e non da un indirizzo anonimo, assomigliano alla mail di un amico e non a una promozione e un pamphlet pubblicitario. Le ricevo spesso e non solo quando mi devono vendere qualcosa, mi divertono, mi emozionano, mi insegnano.
Sono semplici, raccontano una storia, esperienza, curiosità, a volte sono lunghe oppure contengono un pensierino, come per esempio una risorsa gratuita da scaricare non richiesta e non attesa.
Sono poco invasive ed entrano nella mia casella in punta dei piedi. E soprattutto le persone / aziende che me le mandano sono (apparentemente) sinceramente interessate a quello che ho da dire, chiudono ogni mail con una domanda e rispondono sempre.
Ho un indirizzo email creato appositamente per ricevere queste newsletter ed è un piacere aprirle e leggerle. Queste persone / aziende a volte inviano anche mail promozionali. Ci sono i periodi in cui fanno un lancio, promuovono un corso o un prodotto e allora scrivono spesso ma sempre in un modo elegante e garbato che non mi disturba affatto. Nel loro piano editoriale e nelle stesse mail promozionali c’è sempre un buon equilibrio tra dare e chiedere.
Volevo che le mie mail fossero così.
Utili e piene di valore per le persone che si iscrivono. Le vedevo come uno strumento di scambio e un modo per conoscerci e instaurare un dialogo.
Ci ho messo un anno per trovare la soluzione giusta, chiarirmi le idee, elaborare una strategia e scegliere la piattaforma che mi convince, ma finalmente ci sono riuscita.
Spero tu decida di iscriverti.
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Perché dovresti investire nell’email marketing
1 | È una forma di marketing gratuita
L’account Mailchimp è gratuito fino a 2000 iscritti, l’utilizzo e la gestione sono abbastanza intuitivi quindi è un ottimo punto di partenza per far crescere la lista.
Ho studiato e testato parecchie piattaforme, gratuite e a pagamento. Recentemente sono passata da MailChimp a MailerLite.
Uso la versione gratuita che praticamente non ha i limiti per quanto riguarda l’utilizzo delle varie funzioni (compresa l’automatizzazione) se non quella di 1.000 iscritti.
La trovo molto valida e in più ha un servizio clienti eccellente.
L’unico ostacolo: è in inglese.
Non ti nascondo che occorre un po’ di tempo per impostare una strategia di email marketing, scrivere contenuti, predisporre una valida risorsa da offrire in cambio dell'indirizzo email, conoscere la piattaforma, impostare automatizzazioni, creare incentivi, ma in compenso non richiede nessun investimento monetario e quel dato sul ROI del 4.400% mi dice che ne vale la pena, non pensi?
2 | Le persone devono sentire un’offerta più volte prima di decidere di fare l’acquisto
Una vecchia regole dell'advertising dice che le persone devono venire in contatto con la tua attività almeno 7 volte prima di decidere di fare un acquisto. Per i prodotti / servizi che richiedono un investimento importante questo numero è anche più alto.
La strategia marketing solida dovrebbe includere più canali e strumenti (punti di contatto) in diverse fasi del viaggio del cliente. Il viaggio del cliente è il percorso che una persona fa dal momento che non ti conosce al momento in cui diventerà il cliente; tutto quello che succede tra questi due momenti si chiama il viaggio del cliente meglio conosciuto come il funnel ovvero l'imbuto del marketing.
L’email è un alleato prezioso durante questo viaggio! E poi c’è quel tasso di conversione molto interessante del 2-4%.
3 | Crea relazioni con il tuo pubblico
Le mail ti permettono di creare una relazione personale con il tuo pubblico e questo è molto importante.
Aiuta a stabilire una relazione, ti permette di coccolarli, farli sentire speciali, compresi e valorizzati.
Le conversazioni che si instaurano, le domande che ti fanno e il feedback che ricevi sono una miniera d’oro per migliorare il tuo prodotto, servizio o essere sempre più utile e vicino al tuo pubblico. E più riuscirai a far sentire il tuo pubblico parte di qualcosa di speciale, più sarà coinvolto e propenso ad agire e/o acquistare.
4 | Gli iscritti alla tua newsletter appartengono al pubblico sensibilizzato
Ti conoscono e molto probabilmente si fidano di te visto che ti hanno affidato il loro indirizzo email e questo facilita notevolmente la vendita.
Quando invii l’email alla tua lista parti avvantaggiato rispetto, per esempio, a un’inserzione a pagamento su Facebook.
Le persone sanno chi sei e cosa fai e ti hanno dato il permesso di contattarli.
5 | Ricevi feedback preziosi
Le conversazioni che si instaurano, le domande che ti fanno e il feedback che ricevi sono una miniera d’oro per migliorare il tuo prodotto, servizio o essere sempre più utile e vicino al tuo pubblico.
Inoltre, è più probabile che siano coinvolti e che rispondano perché l’email intimidisce meno di un commento sui social media, per esempio.
6 | Fai sentire il tuo pubblico parte di un’esperienza importante
Più riuscirai a far sentire il tuo pubblico parte di qualcosa di speciale, più sarà coinvolto e propenso ad agire e/o acquistare. E come fai a creare questa esperienza?
Racconta i tuoi pensieri, decisioni, dietro le quinte, condividi le opinioni, anticipa le novità in arrivo. Fai le domande relative alle preferenze o alle soluzioni che proponi.
Le persone sono curiose e apprezzeranno la possibilità di conoscere meglio sia te sia la tua attività.
7 | Puoi personalizzare il tuo messaggio
Grazie alle liste e i tag puoi segmentare le persone iscritte per inviare le mail personalizzare in linea con i loro interessi e preferenze.
8 | Puoi tenere aggiornato il tuo pubblico
È molto più probabile che le persone non vedano tutto quello che pubblichi sui social media oppure sul sito. Siamo noi che ci facciamo questa idea che le persone leggono e vedono tutto quello che pubblichiamo ma non è così.
Quando mandi le email aumenti la probabilità che le persone vedano i tuoi contenuti.
9 | I dati che raccogli sono tuoi!
Gli algoritmi dei social media cambiano, Google altrettanto sta virando in una direzione che non renderà felici molte persone.
I dati stanno diventando una merce molto ricercata.
Averli a tua disposizione ti mette in una posizione di vantaggio che deciderai tu come usare. Sempre nel rispetto delle persone che hanno deciso di fidarsi di te, ovviamente.
10 | Puoi validare le tue idee
Sì, puoi fare sondaggi o prevendite dei prodotti o servizi prima ancora di iniziare a lavorarci. Dalla reazione del tuo pubblico saprai se vale la pena investire, che caratteristiche dovrebbero avere e quali aspetti sono particolarmente importanti per i tuoi clienti.
11 | Raggiungerai più persone rispetto ai social media
Il tasso di apertura delle mail è in media del 20-30%, per le liste piccole (di poche migliaia di iscritti) anche più alto. Il tasso di engagement su Instagram (la piattaforma con il più alto tasso di engagement) è meno del 10%.
Questo vuol dire che i tuoi messaggi saranno visti e presi in considerazione.
Per non parlare del fatto che questi dati ti appartengono, sono di tua proprietà a differenza dei contatti che raccogli sui social media. I dati dei follower della tua pagina FB appartengono a Facebook e non a te. E se Facebook decide di non far vedere i tuoi post ai tuoi follower, come è successo, tu non puoi farci niente. Anzi, devi pagare Facebook per raggiungerli.
Le persone che si iscrivono alla tua lista le puoi contattare quando vuoi, gratis.
Spero che questi 10 elementi siano un incentivo sufficiente per prendere seriamente in considerazione l’email marketing
Spero di averti incuriosito. Intendo dedicare presto altre puntate per darti le indicazioni su cosa pubblicare e quali sono gli errori da evitare.
E mentre registravo questa puntata ho capito che alcuni concetti di marketing citati come il Viaggio del cliente; Ritorno dell'Investimento, le stesse automatizzazioni nell’email marketing richiederebbero un approfondimento quindi intendo rimediare molto presto e poi aggiornerò le note di questa puntata sul mio sito con tutti i vari link.
Se non vuoi perdere queste puntate iscriviti a podcast su Google, Apple, Stitcher e Spotify.
E se vuoi approfondire l’argomento e avere qualche idea concreta su come impostare il piano di email marketing scarica la mia guida l’ABC dell’online marketing dove uno dei 6 capitoli è dedicato a questo tema.
Grazie per la tua attenzione e se il podcast ti piace ti sarei grata se potessi scrivere una recensione oppure lasciare una valutazione in Apple Podcast.
A presto
Ciao-ciao
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